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 - Nnaamo belliii!! Soolo robba bbbona da Anna vostraa!! Sooolo robba bbonaa!!

 

Anna Cifoni. E’ lei la voce del mercato. 130 chili spavaldi, potenti, pazienti. 130 chili di matrona. Anna, La Signora Anna, Ana Bela, Anna La Pazza, Anna La Carciofaia, Anna La Signora Del Mercato, Anna La Fruttivendola.

 

Per Lucia e Paolo, Anna La Carciofaia è l’appuntamento fisso del sabato mattina. Si alzano insieme, preparano il caffè e mentre ascoltano la radio, Lucia già stila la lista di quanto chiederanno ad Anna La Carciofaia. Da Maggio ad Ottobre Anna La Carciofaia non vende carciofi, perché lei ha solo robba bbona, solo robba genuina, solo robba de staggione. Ma questo a Lucia e a Paolo non importa. Anche quando si ritrovano a pagare un chilo di melanzane o di pomodori san marzano, di fronte a loro c’è sempre lei, Anna La Carciofaia, con il sinale liso e le maniche alzate fin sopra i gomiti.

 

La Signora del Mercato vive di notte, negli incubi di Luca. Di ritorno dall’asilo, Luca è costretto dalla mamma a passare davanti a quel tavolone alto e pieno di verdure. E dietro al tavolone c’è sempre una donna dalla faccia grande e che urla forte. La mamma ha spiegato a Luca che si tratta di Anna La Signora del Mercato, di una donna molto buona. Ma a questo Luca non crede: è enorme e circondata da verdure. Ed urla. Urla soltanto.

- Solo robba bbbonaa! Solo robba genuina! Solo robbaa de staggioneee!!

Per Luca è un grido di guerra ,dal significato nascosto.

 

Ana Bela è la benedizione di Ariennye, che ha 21 anni e 3 figli, non ha un lavoro, né una casa, né un marito. Per la gente del quartiere, Ariennye è un quadrato cartonato e sporco, una lapide sempre esposta; è il fallimento di una vita che, forse, non avrebbe potuto essere diversa. Ana Bela conosce bene Ariennye. Per lei Ariennye non è un cartonato, non è una lapide, non è un fallimento. Per lei Ariennye è solo una mano sporca che chiede, una ragazza ancora dagli occhi di bimba. A fine giornata Ana Bela le lascia sempre qualcosa. Uova, pomodori, fagioli, radicchio. Colori, forme, profumi che cambiano di settimana in settimana. Perché Ana Bela ha solo robba bbona, solo robba genuina, solo robba de staggione. Ormai, lo sa anche Ariennye.

 

La Signora Anna occupa una casella intera della tabella di marcia della Dottoressa Liliana Mastrosanti. La casella appena prima della pausa pranzo. Liliana Mastrosanti è madre di due figli, che lei intende seguire con premura. E’ avvocatessa in zona centro, con studio legale da lei portato ai massimi livelli dell’offerta  cittadina. E’ nuotatrice tra le più disciplinate del gruppo over 40 della corsia numero 3. Donna sempre elegantassima, impegnatissima, di corsissima, issima.

 

Ore 13.34. Il trench beige di Liliana Mastrosanti si avvicina rapido. Anche questa volta, come ogni giorno, in prossimità dell’orario di chiusura. Anche questa volta, come ogni giorno, ondeggiando vivace, tra la borsa dell’ufficio e quelle delle spesa. Alcune buste sono già piene, altre si apprestano ad esserlo. La Signora Anna avvista Liliana Mastrosanti nei pressi del banco del pesce. Un’occhiata stanca e distratta, un’occhiata da fine giornata.

 

Anche questa volta, per le due signore, si realizza una routine. Anche questa volta, per entrambe, si conclude un turno di lavoro.

 

- Buongiorno Signora Anna, faccio in tempo?

 

- Eccoci! Du minuti ancora e trovavi chiuso. COme dovemo fa? ... sempre de fretta ... Oggi c’avevo pure la roba fresca fresca! Che te do bella? Le voj quattro ovette bbone? So come quelle dell’arta vorta, so quelle delle gallinelle mia

 

Quattro uova. Un chilo di patate e tre quarti di zucca. Una busta di arance rosse ed un’altra di mele annurca. Un chilo di fave in un sacchetto, otto carciofi nell’altro. Un cestino di pachino, tre cetrioli, un mazzetto di basilico. Gli acquisti variano sempre, cambiano insieme ai mesi. Perché La Signora Anna vende solo robba bbona, solo robba genuina, solo robba de staggione.

 

Lo sguardo della Signora Anna torna lì, distratto, tra il banco del pesce e quella curva a senso unico. Liliana Mastrosanti è ormai già oltre l’incrocio. La Signora Anna si chiede come riesca, quella Mastrosanti, a correre sempre. Lei non potrebbe farcela. Osserva quell’abito elegante e costoso farsi sempre più piccolo, osserva quelle gambe in corsa impegnate a costruire una vita di successi, una vita inarrivabile.

 

Nessuno ha mai detto ad Anna Cifoni che correre non è importante, che non basta accelerare il passo per andarsene lontano. Affrettarsi con un trench sotto il braccio, stilare tabelle di marcia, trascorrere i rari tempi morti twittando, visionando contatti Linkedin o aggiornando profili Facebook può far sentire davvero molto attraenti. Ma al contempo, condanna a restare solo visioni fugaci. Le persone in corsa non si voltano indietro, non si guardano intorno. A dir la verità, loro vorrebbero farlo, perché in fondo sono curiose proprio come gli altri. Ma sentono di non averne il tempo; pensano alla strada, lunga e in salita, alla missione che li attende. E allora chinano la testa e scompaiono dietro l’angolo. Forse, di tanto in tanto, qualcuno fa in tempo a vederli, ma poi se ne dimentica subito. Nessuno ha mai detto ad Anna che la regina del quartiere è proprio lei. Anna, La Signora Anna, Ana Bela, Anna La Pazza, Anna La Carciofaia, Anna La Signora Del Mercato, Anna La Fruttivendola. Intorno a quei capelli legati alla meglio, a quelle braccia imponenti, a quelle mani così grandi e che sanno di terra, intorno a quella voce profonda che alla chiacchiera preferisce il canto, gravita tutto un quartiere. Anna, La Signora Anna, Ana Bela, Anna La Pazza, Anna La Carciofaia, Anna La Signora Del Mercato, Anna La Fruttivendola. Anna che corre, che corre lontano. Pur rimanendo salda alla sua sediola bianca di plastica. Il suo canto aleggia tra i banchi, entra nelle orecchie dei passanti, sfila lungo le vie circostanti, è nei racconti di chi rincasa, resta in forma di eco nelle caponate estive di Francesca, nella frittata con carciofi di Maria.

 

- Nnaamo belli!!! Sooolo robba bbona!! Solo robba genuina!! Solo robba de staggione da Anna vostra!!!  Una tiritera  che batte il tempo senza posa, una trama di fili capace di affascinare e irretire un intero quartiere.

 

 

 

Anna che corre 

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